Successione mortis causa. Credito garantito da fideiussione personale

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    Salve a tutti!
    Nel mio percorso di studi mi sono imbattuto in questo caso che mi sta arrovvellando il cervello e mi piacerebbe condividerlo con voi per vedere se condividete la mia tesi o riuscite a indicare qualche sentenza che risolva il tema.

    Tizio muore. Tizio in vita aveva contratto un debito per il quale il figlio, Caio, si era prestato quale garante (fideiussione personale).
    Il creditore Sempronio ottiene un decreto ingiuntivo nei confronti di Tizio e Caio, tuttavia non sa che Tizio è morto.
    Caio propone opposizione al decreto ingiuntivo sostenendo che il decreto ingiuntivo è nullo siccome ex art. 754 tutti i coeredi rispondo in proporzione alla propria quota ereditaria, quindi, come indicato dalla giurisprudenza di legittimità, Caio ha sollevato nei termini l'eccezione di coobbligato passivo entro i limiti della propria quota impedendo così al creditore di chiedere legittimamente il pagamento per l'intero (in questo senso già Cass. 5 agosto 1997, n. 7216 e Cassazione civile sez. I - 13/04/2021, n. 9668).

    Supponendo che tutti i chiamati all'eredità abbiano accettato (questo dato non ci è dato), secondo voi è estendibile anche all'erede fideiubente la previsione dell'art. 754 c.c. per cui "Gli eredi sono tenuti verso i creditori al pagamento dei debiti e pesi ereditari personalmente in proporzione della loro quota ereditaria e ipotecariamente per l'intero."?

    Secondo me sì, perchè si tratta sempre di un debito garantito per il quale un soggetto ha prestato una garanzia anteriore e dunque la regola debita hereditaria ipso iure dividuntur non si applica in quanto il fideiubente potrà in seguito rivalersi ex 752 c.c. sugli altri coeredi.

    Secondo voi?

    Grazie
     
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