Sent. Cass. 16754_2012 (gennaio)

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  1. uskebasi
     
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    Adesso non ho la sentenza sotto mano e sicuramente andrebbe riletta in alcuni punti, però parla anche del profilo assicurativo dicendo appunto che questa forma di riparazione non deve essere assolutamente equiparata ad una forma di tutela assicurativa, ma deve essere indagato esattamente il particolare danno subito, consistente non nell'handicap in sé, bensì in una "vita diversamente abile" che per quanto dignitosamente uguale ad una vita sana è comunque meno agevole. In particolare va indagato il nesso di causalità in maniera molto prudente; nel caso di specie la madre aveva espressamente dichiarato per iscritto al medico che nel caso di patologie future avrebbe effettuato l'interruzione di gravidanza, tenuto conto del fatto anche che entrambi i genitori erano portatori sani (o comunque, non ricordo bene, affetti) dalla stessa patologia. E' fuori di dubbio che la madre avrebbe interrotto la gravidanza se avesse saputo...
    Questa precisazione porterebbe ad escludere qualsiasi degenerazione del risarcimento del danno subito effettivamente in una misura di carattere sociale/assicurativa.
    In ogni caso, non so se si possa considerare una sentenza molto favorevole al settore professionale dei medici. Il tipico rischio paventato è quello di creare una c.d. medicina difensiva.
     
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12 replies since 5/12/2012, 20:08   380 views
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