Albo degli amministratori giudiziari

opportunità per gli avvocati

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  1. seppietta
     
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    Istituito l'Albo degli amministratori giudiziari
    Decreto legislativo 04.02.2010 n° 14 , G.U. 16.02.2010 (Cesira Cruciani)

    Le organizzazioni criminali operanti nel nostro Paese, riescono sempre più spesso a trovare le modalità più idonee per penetrare il sistema produttivo. Le attività meno redditizie sono state abbandonate nel corso degli anni, abbandonate per terreni economico – finanziari più redditizi, dai mercati immobiliari e delle finanziarie, ai grandi mercati delle borse, dagli istituti di credito ai locali predisposti per la ristorazione, costituendo così i presupposti per un’organizzazione capillare criminale di tipo “imprenditoriale”. Gli ingenti capitali di cui dispone oggi la mafia, fanno di questa una moderna organizzazione criminale capace di competere con le più quotate holding finanziarie mondiali. Inserendosi poi nella legalità, l’organizzazione viene a perdere quei connotati criminogeni che la caratterizzavano, per divenire una vera e propria macchina del potere.

    Nel corso delle sempre più frequenti operazioni antimafia, tali attività vengono sequestrate e successivamente rivendute, ma mancava fino ad oggi un coordinamento comune fra i diversi tribunali, tanto che le prassi operative sono state eterogenee e spesso poco fruttuose.

    La situazione è però destinata a cambiare, è stata istituita un’Agenzia Nazionale per i beni confiscati, che prenderà in custodia tali attività con lo scopo di massimizzarne il rendimento a favore dello Stato, e dall’altro lato è istituito l’albo degli amministratori giudiziari.

    Possono chiedere l’iscrizione a tale albo gli avvocati e i dottori commercialisti iscritti al rispettivo ordine professionale da almeno dieci anni e che abbiano svolto, su incarico dei tribunali, concrete operazioni di custodia e amministrazione di singoli beni sequestrati. L’albo conterà una sezione ordinaria e una speciale, nella quale troveranno spazio i professionisti che abbiano esperienza di gestione aziendale (preziosa quando i beni confiscati consistono proprio in imprese).

    I beni confiscati alla criminalità organizzata passeranno sotto la gestione dell’Agenzia, la quale nei sei mesi successivi invierà una relazione particolareggiata al tribunale di competenza su quantità e qualità dei beni e sulle prospettive di gestione. Se il programma sarà approvato, l’Agenzia potrà porre in esecuzione il programma, servendosi per lo più (ma non obbligatoriamente) dei servigi degli amministratori giudiziari iscritti.

    (Altalex, 18 febbraio 2010. Nota di Cesira Cruciani)
     
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